Cosa succede quando si prova ansia? I riflessi del comportamento ansioso possono essere noti nella forme più eclatanti come la sudorazione, le palpitazioni, le vertigini, i capogiri. Tuttavia esistono comportamenti che nel lungo periodo si associano ai tratti tipici della persona come ad esempio la puntualità, l’attenzione verso cose e persone, ritualità nella varie forme e molto altro. Il Disturbo d’Ansia Generalizzato o DAG presenta eccesso di ansia e preoccupazione per un periodo di almeno 6 mesi (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali DSM-5 del 2014) riguardo a una serie di attività in un ambito generalizzato della vita di un individuo. La persona ha difficoltà nel generare controllo per la preoccupazione ansiosa che di fatto risulta eccessiva rispetto il dato reale: sintomi come l’irrequietezza, la fatica, la mancata concentrazione, la memoria debole, l’irritabilità e la tensione muscolare sono alcune manifestazioni rispetto il DAG.
Con grave danno psico-fisiologico che si ripercuote nella vita lavorativa, professionale e nelle relazioni in genere.
La percezione dell’individuo è che si tratti di caratteristiche tipiche come risulta dalle esclamazioni “è il mio carattere” oppure “è fatto così”. Si tratta in molti casi di valutazioni superficiali dettate dalla volontà di dare una spiegazione logico razionale attraverso i bias-cognitivi, scorciatoie mentali per rendere la strada della comprensione agevole oppure, in altra chiave, difese per rendere accettabile un dato del reale scomodo. “Ma davvero sono cosi?”
Ci si mette una vita per essere in un DGA e senza saperlo! Carattere? Abitudine? Paura di non essere all’altezza? Si, forse si tratta di paura, quella paura dettata dall’ignoto, il non conosciuto e, forse il male d’oggi, dalla presunzione di sapere senza sapere di esser nell’ignoranza.
Ignoro ergo sum.
Mettiamola sul piano del fare. Lasciamo al sapere il tempo necessario per maturare una soluzione logica e nel frattempo facciamo respirazione. Il fare respirazione ci riappropria della dimensione vitale, quella del primo vagito per urlare al mondo la propria esistenza.
Le tecniche del biofeedback permettono alla persona in DGA (ma non lo sanno) il FARE SALUTE. Mentre mi alleno alla respirazione secondo i parametri dell’HRV respiro facendo riattivare il Sistema Vagale e inducendo migliori parametri vitali a tutto l’organismo.
Fare allenamento di Biofeedback restituisce le tensioni d’ansia manifeste in un fare respiratorio che accompagna la persona a ritmi di salute benefici.
Perchè fare salute è meglio che raccontarla!