E’ un dato di fatto che il filo rosso che si sviluppa sottilmente tra tutti i professionisti del settore educativo, parte da un’idea di prestazione, associata spesso ad un valore numerico, un voto, una valutazione. Nella considerazione dell’attività scolastica, tutti sembrano indirizzati a quell’unico risultato numerico che incardina un intero sistema educativo, fatto di persone, famiglie, gruppi di lavoro. Prima viene il voto e poi, forse, si vede in che modo quel voto è stato ottenuto.
Il presente lavoro parte dalla considerazione della sterilità di un sistema educativo dove i principali attori, alunni – insegnanti, figli – genitori, allievo – maestro, nei rispettivi contesti scolastici, famigliari, educativi in genere, vengono addestrati ad essere quel che quel numero rappresenta nelle rispettive scale di valore.
Nel panorama delle proposte educative, esiste un’esperienza importante che ha ottenuto e ottiene brillanti risultati partendo da un presupposto teorico diverso dalla prestazione e dal valore numerico ad essa associato. Il Metodo ideato dal prof. R. Feuerstein mette al centro del sistema educativo la Persona vista nella sua mutevole dinamica di vita. il concetto di Modificabilità Cognitiva Strutturale comprende non solo gli studenti ma anche la categoria degli educatori. Tutti sono chiamati ad una Modificazione Attiva cercando le risposte nelle nuove energie relazionali frutto di una visione degli esseri umani come individuo modificabile in una società modificabile. Insomma, nulla che lasci spazio allo stile di accettazione passiva e di gelidi numeri di molti ambienti della società di oggi.
L’elemento più affascinante del Metodo Feuerstein è il suo collegamento con le Neuroscienze cognitive, in particolare con i neuroni Specchio; come a dire che già a livello cerebrale, le nostre connessioni asso – assoniche e neuronali, stimolano il riflesso di ciò che vediamo nel mondo esterno. Un ambiente educativo stimolante, accogliente, positivo, empatico, non giudicante e allo stesso tempo costruito su regole a misure d’uomo, dove la disciplina non è imposta ma appresa quale strumento di evoluzione del singolo e del gruppo, è il volano per l’edificazione di una nuova società.
I risultati a livello di applicazione del Metodo in ambiente educativo e terapeutico confermano la potenzialità dell’assetto teorico – pratico ideato da Feuerstein e, contemporaneamente, i limiti oggettivi imposti da sistemi organizzativi e di lavoro, in ambiente educativo, di cura e professionale, non ancora in grado di cogliere appieno il messaggio di vera innovazione lanciato da Feuerstein.