Il Biofeedback, una tecnica nata alla fine del secolo scorso all’interno degli studi della psico-fisiologia, ad oggi applicata con successo in ambito clinico per il trattamento del dolore cronico, le cefalee e, nella versione del Neurofeedback, anche per i casi di ADHD. Una recentissima sperimentazione, sta aprendo la strada a possibili nuovi utilizzi per la riabilitazione nei casi di malattie legate al decadimento neuro-degenerativo.
Il progetto di applicazione del BFB è stato realizzato, ed è tuttora in corso, presso una RSA del Veneto Orientale.
La sfida è stata quella di applicare il BFB a una categoria di persone con caratteristiche psico-fisiche particolari quali gli ospiti di una RSA, verificando così quanto, come e perché potesse incidere nella vita delle persone interessate; verificare se addirittura il BFB potesse in qualche modo rallentare il decadimento cognitivo facendolo rientrare all’interno della attività di riabilitazione in ambito neuro-psicologico.
I dati raccolti ad oggi, seppur nella volontà di continuare dopo quasi 6 mesi dall’inizio dell’attività, non sono sufficienti per validare l’ipotesi in termini scientifici; il numero –ridotto- degli ospiti e gli imprevisti del percorso di ognuno nell’arco del tempo, hanno evidenziato una certa discontinuità delle attività in calendario: l’età media delle persone (82 anni), la presenza di patologie psico-fisiche e i programmi delle altre attività in Struttura (educatori, assistenti sociali, …), hanno di fatto rallentato la sperimentazione e la raccolta dei dati.
La selezione degli ospiti è stata orientata verso persone con lieve decadimento cognitivo e con precise caratteristiche di personalità al fine di consentire la massima aderenza alle finalità del progetto.
Tra i diversi casi trattati quello di B.T., distintosi per alcune caratteristiche come, ad esempio, assiduità di presenza: B. è stato l’unico partecipante sempre presente, con grande motivazione all’attività; da un punto di vista cognitivo, i dati hanno evidenziato sostanziale mantenimento del livello di ingresso. Dalla storia clinica dell’Ospite, si rileva un punteggio MMSE all’entrata in RSA di 27/30; la somministrazione del test prima del BFB ha avuto punteggio di 24,4/30, dopo l’attività ovvero dopo 10 sessioni/5 mesi/ 1 volta settimana, MMSE 24,4/30.